Fontana di Trevi
La
Fontana
di Trevi
di Roma, realizzata sotto il pontificato di Clemente XII intorno al 1735
d.C. lungo Palazzo Poli, è opera dell'architetto Nicolò Salvi ed è
ancora oggi alimentata dall'acquedotto Vergine progettato nel 19 a.C.
dal console Agrippa.
Intorno
all'etimologia del monumento esistono almeno due ipotesi che traggono
entrambe origine dall'antica storia di Roma: c'è chi sostiene che il
nome della Fontana di Trevi derivi da "Trivia", la fanciulla che avrebbe
indicato al generale Marco Agrippa, di rientro a Roma dopo la vittoriosa
battaglia di Anzio contro Antonio, la sorgente che poi servirà la fonte,
mentre altri ritengono probabile l'allitterazione del toponimo latino
"regio trivii", con il quale presumibilmente si indicava o l'incrocio di
tre strade presso il quale sorgeva la fonte romana o la caratteristica
stessa della fonte di avere tre distinti getti d'acqua.La prima opera di
sistemazione e restauro dell'acquedotto viene varata da Papa Nicolò V
Parentucelli ed affidata ai progetti di Leon Battista Alberti e di
Bernardo Rossellino; successivamente Urbano VIII Barberini conferisce
l'incarico di progettare una nuova fonte al Bernini che comincerà con il
demolire il prospetto rinascimentale preesistente. I lavori, tuttavia,
si arrestano alla messa in opera di un basamento ad esedra, con una
vasca antistante in cui confluiscono tre bocche d'acqua e soltanto nel
1730 d.C., 90 anni più tardi, papa Clemente XII bandirà un concorso per
la realizzazione definitiva della fontana di Trevi vinto da Nicola
Salvi.L'attico
della Fontana di Trevi è decorato da quattro statue personificate che
rappresentano, a partire da sinistra, "l'Abbondanza dei frutti", di
Agostino Corsini, "la Fertilità dei campi" di Bernardino Ludovisi, "i
Doni dell'autunno" di Francesco Queirolo e "l'Amenità dei prati" di
Bartolomeo Pincellotti ed è culminato da una grande iscrizione voluta da
papa Clemente XII, il cui stemma, alla sommità, è fiancheggiato da due
Fame di Paolo Benaglia. Nella nicchia più grande al centro, affiancata
da colonne corinzie, l'imponente statua di Oceano, progettata da Giovan
Battista Maini ma scolpita da Pietro Bracci, conduce un cocchio a forma
di conchiglia guidato da un tritone e trainato da due cavalli marini
alati, uno iroso e l'altro placido mentre ai lati trovano collocazione
le personificazioni della Salubrità e dell'Abbondanza di Filippo Della
Valle.Giuseppe Pannini, succeduto al Salvi nella direzione dei lavori
quale nuovo architetto dell'Acqua Vergine, completa il progetto del
Salvi con la creazione di bacini regolari con bordi levigati in marmo
nella parte centrale della scogliera.La piccola piazza di Trevi, che
accoglie la più famosa fontana di Roma, è probabilmente il luogo più
affollato dai visitatori, i quali, come la tradizione vuole, lanciano
una monetina nella vasca sperando che questo gesto garantisca loro di
tornare ancora una volta a Roma.