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La passione di Cristo

Regia: Mel Gibson

Interpreti James Caviezel, Maia Morgenstern, Monica Bellucci, Hristo Jivkov, Hristo Shopov, Rosalinda Celentano, Francesco Cabras, Claudia Gerini, Sergio Rubini, Romuald Andrzej Klos

TRAMA:

Liberamente ispirato ai Vangeli di Luca, Giovanni, Matteo e Marco, descrive in modo mirabile e con cruenta veridicità le ultime 12 ore di Cristo: dall’orto degli ulivi (Getsemani), dove Gesù si è recato a pregare, sino alla sua morte sul crocifisso. Tradito da Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, viene arrestato e condotto all’interno delle mura cittadine di Gerusalemme. Qui i sommi sacerdoti lo affrontano accusandolo di bestemmia e lo processano condannandolo a morte. Così, incoronato di rovi, schernito e torturato giunge, portando sulle spalle la croce, al monte Calvario dove viene brutalmente crocifisso senza alcuna pietà. Ma, dopo la sua morte, la natura si scatena colorando di nero il cielo e di rosso la terra e le acque: è la collera del grande Dio, padre del Cristo morto, che si abbatte sulla stolta umanità.

Il film si apre con una citazione che proviene dalla Bibbia. È il testo del libro di Isaia, verso 53:5, che si riferisce a Cristo:

"Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiam pace, è stato su lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione."

Il testo biblico continua coi seguenti versi:

"Noi tutti eravamo erranti come pecore, ognuno di noi seguiva la sua propria via; e il Signore ha fatto cadere su Lui l'iniquità di noi tutti. Maltrattato, umiliò se stesso, e non aperse la bocca. Come l'agnello condotto allo scannatoio, come la pecora muta dinanzi a chi la tosa, non aperse la bocca... Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato... Egli vedrà il frutto del tormento dell'anima sua, e ne sarà saziato... renderà giusti i molti, e si caricherà egli stesso delle loro iniquità".

Queste parole, scritte da un profeta di Dio, Isaia, 8 secoli prima della venuta di Gesù Cristo nel mondo, predicevano ciò che Gesù sarebbe venuto a fare per noi, dando la propria vita sulla croce per ciascuno di noi, per salvarci. Il Vangelo dà una descrizione chiara e completa di quegli eventi, e delle loro implicazioni per ciascun essere umano.Il regista Mel Gibson, col suo film ha raccontato, secondo il suo punto di vista, i momenti della passione di Cristo. Purtroppo, il film è piuttosto lontano dalla narrazione dei Vangeli, alla quale aggiunge e toglie in modo arbitrario numerosi elementi. In questa pagina vogliamo considerare queste differenze, e poi spiegare semplicemente il significato dell'opera di Cristo per ciascuno di noi.).

Esame del film

Quando Gibson propose all'attore James Caviezel la parte di protagonista nel suo film non gli domandò se avesse mai letti i racconti dei Vangeli sulla vita di Gesù, ma se avesse sentito parlare di Anne-Catherine (Anna Katharina) Emmerick, una monaca tedesca alle cui visioni i due hanno fatto continuo riferimento in tutte le interviste di presentazione del film, perché tutta la sceneggiatura del film non è stata costruita sulla base dei racconti evangelici ma su quella delle visioni della passione di Cristo ricevute da questa singolare figura tipica del misticismo cattolico-romano passata alla storia, oltre che per le sue visioni, anche per le sue presunte stimmate

L’assistente alla regia del film, Jan Michelini, ha detto che “Gibson si è ispirato per molte scene alle visioni della Emmerick”: in sostanza in molte di queste scene vedere il film e leggere il racconto delle visioni è praticamente la stessa cosa.Ad esempio, alcuni episodi come l’intervento di Veronica, l’apparizione del diavolo nel giardino del Getsemani, la Madonna e la Maddalena che raccolgono il sangue lasciato da Gesù sul pavimento del palazzo di Ponzio Pilato e l’inaudita crudeltà della flagellazione sono esclusivamente frutto delle visioni della Emmerick.Si confrontino i seguenti punti con il testo dei Vangeli (che è disponibile anche online).

FALSITÀ CHE IL FILM DI MEL GIBSON AGGIUNGE ALLA NARRAZIONE DELLE SACRE SCRITTURE

  • I soldati cominciano a picchiare Gesù anche mentre è nel Giardino del Getsemani.
  • Mentre scortano Gesù dopo il suo arresto, i soldati lo buttano giù da un ponte con grandi catene; Egli cade sul suolo roccioso di sotto e poi viene brutalmente tirato di nuovo su (Gibson ha preso quest'idea dalle "visioni" della mistica cattolica Anne-Catherine Emmerich; riguardo a questa scena, ella disse: "Io vidi il Signore cadere due volte prima di raggiungere il ponte, e queste cadute furono causate interamente dalle maniere barbare in cui i soldati lo trascinavano; ma quando giunsero a metà del ponte diedero pieno sfogo alle loro brutali inclinazioni, e colpirono Gesù con tanta violenza da farlo cadere dal ponte, nell'acqua". Questa e le altre visioni della Emmerich sono falsità che non trovano alcun fondamento nei Vangeli, e anzi sono spesso in contrasto con essi)
  • Gesù si confronta con Giuda dopo il suo arresto quando viene appeso al ponte (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni della mistica cattolica Anne-Catherine Emmerich)
  • Gesù viene imprigionato in una stanza sotto il tempio
  • Erode chiama Gesù sciocco e comanda che gli siano tributati gli onori che spettano a uno sciocco (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich)
  • I soldati romani chiamano Gesù "re dei vermi"
  • I soldati martellano la corona sulla testa di Gesù
  • Maria è vicina a Gesù tutto il tempo della Sua sofferenza (questa è un'idea cattolica che non proviene dalla Bibbia)
  • Durante la fustigazione, Maria dice a Gesù: "Figlio mio, quando, dove, come sceglierai di essere liberato da tutto questo?"
  • Maria interagisce con la moglie di Pilato e si appella a lei affinché protegga Gesù dalla folla incollerita. Non c'è la minima traccia di queste fantasie nelle Scritture (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich)
  • Maria e Maria Maddalena puliscono il sangue di Gesù dopo che era stato fustigato (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich)
  • Una giovane donna prova a dare da bere a Gesù acqua o vino lungo la strada verso la croce, ma un soldato romano la ferma. Prima che ella provi a dargli da bere, pulisce la sua faccia col suo panno e l'immagine del suo volto insanguinato viene impresso nella stoffa. La giovane viene mostrata mentre stringe il panno a sé e vede Gesù continuare verso la croce. Questa scena è basata sulla leggenda cattolica su Veronica, questa ragazza che Gesù avrebbe incontrato e ricompensato con il dono della sua effigie. Non esiste nulla del genere nella storia cristiana prima del 4° o 5° secolo. La presunta immagine del volto di Gesù secondo Veronica, che cominciò ad apparire probabilmente verso l'8° secolo, mostra il tipico volto "cattolico" di Gesù, col volto affusolato e i capelli lunghi; immagini del genere sono state a lungo proposte negli ambienti cattolici come "reliquie che guariscono". Questa leggenda divenne una delle "14 stazioni della croce" della chiesa cattolica romana (la leggenda di Veronica è anche contenuta nelle false visioni della mistica cattolica Anne-Catherine Emmerich)
  • Dopo che la prima mano di Gesù viene inchiodata alla croce, l'altro braccio viene tirato violentemente perché raggiunga l'altro buco che era stato fatto per il secondo chiodo (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich)
  • Dopo che Gesù viene inchiodato alla croce, questa viene alzata, girata e fatta cadere a faccia in giù. Una persona dopo aver visto il film ha osservato: "Alzano la croce, la rigirano e la fanno cadere su di Lui! Una cosa del genere Lo avrebbe ucciso. Poi la girano di nuovo, e la fanno cadere di nuovo. Questo avrebbe spezzato la schiena a un uomo in salute, figuriamoci a uno che era stato già flagellato in quella maniera"
  • Un corvo cava un occhio al ladro impenitente sulla croce, ad indicare una sorta di vendetta da parte di Dio (anche questa falsità è stata copiata da Gibson dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich)
  • Il sangue sgorga dal fianco di Gesù come una cascata, dopo che il soldato vi infila la lancia (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich)
  • Vengono inventati dei nomi per i due ladri sulla croce.

Molti obiettano che seppure queste cose non si trovano nella Bibbia, non significa che debbano essere contrarie alla Bibbia. La realtà è un'altra: come si può dire che queste aggiunte non cambiano il messaggio delle Sacre Scritture? Prendiamo la scena del corvo, ad esempio; questa scena non biblica non lascia forse nel cuore delle persone che hanno visto il film un'impressione durevole ma assolutamente falsa sulla persona di Dio e sulla Bibbia? Lo stesso vale per ogni tipo di aggiunta che viene fatta al racconto biblico. Semplicemente, nessuno ha l'autorità di apportarvi simili modifiche, come è scritto: "Non vi aggiungerai nulla e nulla ne toglierai".

COSE DEL FILM DI MEL GIBSON CHE SONO CONTRARIE AL RACCONTO DELLE SACRE SCRITTURE

  • Gesù viene rappresentato come un uomo Caucasico alto e bello, mentre la Bibbia dice che Egli non aveva in sé una particolare bellezza, e che non era Caucasico ma Ebreo (si legga Isaia 53:2). (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich; ella ne dà la tipica descrizione cattolica, che combacia quasi perfettamente con l'aspetto dell'attore, Jim Caviezel)
  • Gesù viene descritto come avente lunghi capelli, il che è contrario alla Sua stessa volontà come la troviamo nella Bibbia per bocca degli apostoli (si legga 1 Corinzi 11:14). I soli uomini di Dio che portavano i capelli lunghi erano i Nazirei dell'Antico Testamento, come ad esempio Sansone. Il Signore Gesù non era un Nazireo, era il Nazareno, cioè, era cresciuto nella città di Nazareth. Nel film "la Passione di Cristo" la maggior parte degli uomini, come i soldati e Pilato, hanno i capelli corti, il che è storicamente accurato. Invece "Gesù" viene rappresentato con capelli lunghi da hippy!
  • Maria Maddalena viene descritta come la donna colta in adulterio (Giovanni 7:53-8:11), mentre non c'è alcuna base scritturale per quest'idea
  • Satana viene rappresentato come una donna che ha la voce di un uomo
  • Satana tenta Gesù nel Getsemani, e gli offre molte tentazioni. In una di queste chiede a Gesù: "Credi davvero che un uomo può portare questo peso? ... salvare le loro anime è troppo costoso?" (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich)
  • Satana appare anche a Gesù molte volte durante la Sua sofferenza
  • Durante l'ultima cena, Gesù e i discepoli sono seduti invece di essere distesi (nel Vangelo leggiamo ad esempio che Giovanni era appoggiato sul petto di Gesù, si veda Giovanni 13:23)
  • Dopo aver tradito Gesù, Giuda esce per le vie di Gerusalemme. Mentre è seduto da solo, due bambini vanno a chiedergli se tutto va bene. Lui gli dice di andare via. Loro cominciano a prenderlo in giro, e le loro facce diventano quelle di orribili demoni. Cominciano a tormentarlo e a morderlo. Uno di loro addirittura strappa della carne dalla mano di Giuda con i propri denti! Lo inseguono nel deserto, dove alla fine si impicca. Così Giuda sarebbe stato spinto al suicidio da dei bambini-demoni! (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich)
  • Nel film, quando Gesù viene arrestato si vedono molti discepoli che lottano, mentre invece la Bibbia menziona solo il gesto di Pietro
  • A un certo punto, mentre il "Satana donna" guarda Gesù che soffre, tiene in braccio un bambino, il che dovrebbe essere una parodia satanica della Madonna col Bambino. Il bambino gira la sua testa e rivela il suo volto demoniaco (si tratta di spudorate bugie del regista basate sulle idee cattoliche su Maria, che non sono affatto bibliche)
  • La fustigazione come viene rappresentata nel film è contraria al racconto della Bibbia. Nel film, infatti, Gesù viene fustigato due volte separate con 39 frustate ciascuna volta, prima sulle spalle, e poi davanti, e i soldati continuano a fustigarlo finché non giunge alla croce. La Bibbia dice solo che Egli fu fustigato una volta (Gibson si è basato ancora una volta sulle visioni di Anne-Catherine Emmerich, la quale si è lasciata andare a lunghe e dettagliate descrizioni delle fustigazioni). Una persona che ha visto il film ha osservato: "La scena della fustigazione è veramente esagerata. Poi, il 'gatto a nove code' con le pietre/ossa avrebbe causato molti più danni di quelli che hanno mostrato, per la quantità di frustate che hanno descritto. Dubito molto che qualcuno avrebbe potuto sopravvivere. L'intera scena è semplicemente incredibile. È una grossa perdita di credibilità per il film, e inoltre ritengo che sia veramente pericoloso inculcare queste idee a un non credente"
  • I soldati romani vengono mostrati come persone estremamente vendicative verso Cristo e sadiche all'estremo; addirittura rifiutano di smettere di fustigarlo finché non sono obbligati a smettere per ordine del loro comandante; e continuano a picchiarlo durante il cammino verso la croce. Un critico ha giustamente osservato: "Il governo romano non aveva niente contro Cristo. Pilato stesso lo disse. I soldati ritenevano tutta quella faccenda come un grosso divertimento, per questo Lo prendevano in giro e Gli misero sulla testa la corona di spine. Lo vestirono di un manto scarlatto, picchiandolo e prendendolo in giro, ma non c'è alcuna indicazione che essi avessero uno spirito vendicativo verso di Lui al punto da picchiarLo anche durante la strada verso la crocifissione." Inoltre, la Bibbia ci parla di molti soldati romani, inclusi i centurioni, che erano misericordiosi e retti. Uno di essi chiese a Gesù di guarire il suo servitore (Matteo 8:5-8). Un altro testimoniò che Gesù è il Figlio di Dio (Matteo 27:54). Alcuni centurioni romani protessero l'apostolo Paolo in vari momenti del suo ministerio e lo trattarono con cura (Atti 21:32; 23:10; 23:27; 27:43; 28:16). Delle 24 volte che i centurioni romani sono menzionati nelle Scritture, non c'è un solo esempio di sadiche brutalità o di ingiustizie. Questo non significa che i soldati romani non fossero brutali, anzi, ma la Bibbia non li descrive affatto con la violenza estrema di cui è permeato il film di Gibson, e non fa di ogni erba un fascio come invece ha fatto lui. Gibson ha demonizzato gli Ebrei e i Romani
  • Nel film Gesù prega, "Sono il tuo servo e il figlio della tua ancella". La Bibbia non insegna affatto che Gesù disse niente del genere. È un'altra esaltazione cattolica di Maria. Mai Gesù parla così nella Bibbia
  • Dei rivoltosi vanno freneticamente intorno a Gesù mentre sta andando verso la croce, con i Romani e gli Ebrei che combattono selvaggiamente. Anche questa scena è contraria alla descrizione della Bibbia: "Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che facevano cordoglio e lamento per lui. Ma Gesù, voltatosi verso di loro, disse: Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli." (Luca 23:27-28). Non c'era nessun gruppo di rivoltosi, e Gesù parlava senza difficoltà con le persone che erano attorno a Lui
  • Durante un terremoto il pavimento del luogo santissimo del tempio si spezza e il tempio viene danneggiato, e "una fragile cosa simile a un velo cade davanti all'altare" (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich). La Bibbia e la storia invece ci dicono che il tempio non fu danneggiato dal terremoto; anzi, soltanto il velo del tempio, che non era affatto fragile ma era una pesante cortina, che separava il luogo santo dal luogo santissimo, si squarciò improvvisamente in due, dall'alto in basso, dimostrando che Cristo aveva aperto l'accesso a Dio per gli uomini, attraverso il suo prezioso sangue e la sua morte. Questo avvenne quando Gesù sulla croce gridò: "È compiuto" (Matt. 27:50-51; Giov. 19:30)
  • Nel film, mentre Gesù è sulla croce, Maria va da Lui e bacia i suoi piedi. Il sangue le arriva alla bocca, e lei "quasi si lecca le labbra, con la faccia insanguinata". Questa scena abominevole si commenta da sé
  • Gesù viene tolto dalla croce dai soldati, dalle due Maria e da Giovanni, mentre invece la Bibbia dice che il suo corpo fu tolto da Giuseppe di Arimatea e da Nicodemo, senza affatto menzionare né i soldati né alcuna Maria né Giovanni (Giov. 19:38-40)
  • Nella scena della risurrezione, l'angelo rotola la pietra prima ancora che Gesù venga fuori dalla tomba. Anche questa scena è contraria alla Scrittura, che spiega che la pietra fu rotolata affinché i discepoli potessero vedere che Cristo non era nella tomba, poiché Egli era risorto e dunque la tomba era rimasta vuota (Matteo 28:1-6)
  • Nella scena della risurrezione, quando Gesù comincia a uscire, in un'immagine si vedono le natiche dell'attore Jim Caviezel. Un critico ha commentato: "Così, l'ultima impressione che si riceve dal film è l'idea di questo 'Gesù' nudo che passeggia."


PARTI DEL FILM DI MEL GIBSON CHE SONO ERETICHE

  • Nel giardino del Getsemani, quando Gesù dice, "Io sono", nessuno cade a terra (contrariamente al racconto biblico in Giovanni 18:6, dove Gesù si rivela come Dio - il cui nome è "Io sono", YHWH, cfr. Esodo 3:14)
  • Nel giardino del Getsemani, dopo che Gesù è stato tentato dal diavolo, un serpente esce da sotto la tunica della donna, e Gesù calpesta la testa di quel serpente. Questo è evidentemente un riferimento arbitrario a Genesi 3:15; la Bibbia non dice affatto che avvenne alcuna delle cose descritte in questa scena. Anzi, la Bibbia dice che Gesù vinse il diavolo mediante la Sua morte, non nel giardino (Ebrei 2:14)
  • Mentre Gesù viene tormentato dal diavolo nel giardino del Getsemani, Maria si sveglia e "sente" l'agonia di Gesù (Gibson ha preso anche quest'idea bugiarda dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich, che dice che "la benedetta vergine Maria sentì nel suo spirito molte porzioni dell'agonia di Gesù")
  • Pietro e Giovanni chiamano Maria "Madre", e la parola "Madre" viene scritta con la maiuscola nei sottotitoli (per sottintendere il titolo di Madre di Dio che i cattolici attribuiscono, arbitrariamente, a Maria)
  • Dopo il rinnegamento di Gesù da parte di Pietro, questi si allontana e vede Maria, Maria Maddalena e Giovanni. Si inginocchia davanti a Maria, la chiama "Madre", e le confessa il suo rinnegamento. Ella gli tende la mano (come se lo stesse perdonando), e lui scappa via dicendo che non è degno. Pietro dice due volte a Maria di non toccarlo dopo che lui ha rinnegato Gesù (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich). Ma Pietro peccò contro Gesù, non contro Maria! E fu Gesù a perdonarlo, non lei, che era solo una donna. La Bibbia dichiara che solo Dio può perdonare i peccati; inoltre, nella Bibbia non c'è la minima traccia degli eventi descritti in questa scena
  • Nel film, Maria è la sola persona oltre a Gesù che riesce a vedere Satana. Questo serve a ribadire ancora una volta l'idea cattolica secondo cui Maria non era una semplice donna ma aveva abilità soprannaturali paragonabili a quelle di Cristo (il che, secondo la Bibbia non è vero)
  • Maria va in un luogo preciso del tempio e si stende sul pavimento con la testa sulle pietre, perché "sente" la presenza di Gesù incatenato al di sotto di quel luogo. Insomma, Maria sapeva dov'era Gesù. La telecamera scende e fa vedere Gesù incatenato di sotto che alza lo sguardo verso l'alto verso Maria (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich)
  • Gesù cade sei volte lungo la strada verso la croce, mentre invece la Bibbia non parla affatto di cadute. Inoltre, nel film, Simeone deve aiutare ripetutamente Gesù quando cade, dicendo cose del tipo, "Sei quasi arrivato", per aiutare il "debole" Gesù ad arrivare alla croce. Il film descrive una debolezza nella persona di Cristo durante la Sua sofferenza che non solo è contraria alle Scritture, ma è una vera e propria eresia rispetto alla Sua persona
  • Una delle volte in cui Gesù cade, viene rappresentato come privo delle forze per rialzarsi, finché non vede Maria e riacquista da lei le forze! Questa assurdità si ripete anche in altre scene
  • A un certo punto Maria corre verso Gesù che cade, e c'è una scena del passato che mostra Gesù da bambino che cade e si fa male e viene confortato da Maria, associando così in modo diretto l'aiuto di Maria con la sofferenza di Gesù
  • Sulla strada verso la croce, Gesù dice a Maria, "Ecco, Io faccio tutte le cose nuove". In realtà, nella Bibbia questa frase non viene pronunciata dal Signore prima dei successivi 50 anni, in cui l'apostolo Giovanni scrive il libro dell'Apocalisse
  • Il film rappresenta Gesù come perplesso e disorientato ad esempio in scene come quella della flagellazione o quando viene appeso alla croce
  • Mentre Maria guarda alla croce, chiede a Gesù se può morire anche lei con Lui. Gli dice: "Carne della mia carne e cuore del mio cuore, lasciami morire con te" (Gibson ha preso anche quest'idea dalle visioni di Anne-Catherine Emmerich). Un critico ammette: "C'è quell'identificazione di Maria con la morte di Cristo; non solo nel dolore della Sua morte, ma addirittura nel volervi partecipare". La Bibbia dice che Gesù Cristo DA SOLO portò i nostri peccati (Ebrei 1:3), e il motivo per cui la Bibbia non contiene alcuna di queste invenzioni del film, è che Maria non ha mai avuto niente a che fare con la sofferenza di Cristo per i nostri peccati. Il modo in cui Maria viene piazzata ovunque insieme a Gesù come partecipe della sua opera di salvezza è assolutamente blasfemo
  • Maria viene rappresentata mentre tiene Gesù morto ai piedi della croce. Questa scena è plasmata sulla "Pietà" della chiesa cattolica romana, che non è biblica. Maria è lì descritta come la Madre sofferente che assiste il suo Figlio nella nostra redenzione. Il prete cattolico Tommaso Rosica, che diresse la Giornata Mondiale dei Giovani 2002 in Canada, osservò: "L'interazione di Maria e Gesù in questo film è toccante, e raggiunge il suo apice nella scena della Pietà. La Madre del Signore sta invitando ciascuno di noi a condividere il suo [di lei] dolore e contemplare il suo Figlio"
  • Alla fine del film, Satana appare in "un deserto desolato che rappresenta l'inferno", ma la Bibbia afferma chiaramente che Satana non vi sarà gettato prima del ritorno di Cristo e non sarà gettato nello stagno di fuoco prima della ribellione finale alla fine del Millennio di cui parla l'Apocalisse.

Uno dei danni causati da questo film è che dopo averlo visto, è difficile per una persona leggere i racconti biblici della passione di Gesù senza immaginare le scene del film, nonostante in realtà il film non sia fedele al racconto biblico.
Oltre all'atmosfera tenebrosa che lo pervade, il film trasmette soprattutto una sensazione di sconfitta e disorientamento in Gesù, il quale appare fiacco, impaurito, privo di ogni autorità, costantemente in cerca di Maria, e anziché vittorioso viene dipinto come un martire.
Gesù ha realmente sofferto in modo terribile per noi, sia fisicamente che spiritualmente, ma i Vangeli ce lo descrivono come il Figlio di Dio pieno di autorità e di amore, mansueto ma risoluto, consapevole fino alla fine dell'opera che era venuto a fare, da solo, per la nostra salvezza.

Una grave omissione del film è la scarsa enfasi sulla risurrezione. In un film di così lunga durata, c'è solamente circa un minuto sulla risurrezione. Nella Bibbia, la risurrezione è strettamente legata alla croce, si predicano i due avvenimenti insieme. Anche in questi campi, il film rispecchia l'insegnamento cattolico anziché l'insegnamento biblico. La religione cattolica romana mette molta enfasi sulla sofferenza di Cristo, sulle ingiustizie, sulle piaghe, e pochissimo sulla risurrezione. Infatti, il Gesù cattolico viene raffigurato come un povero morto ancora appeso alla croce. Al contrario, il Gesù della Bibbia è il Signore dei signori, risorto e vittorioso sulla morte.
Il film "La Passione di Cristo" si focalizza morbosamente sulle sofferenze fisiche di Cristo. Invece la Bibbia si focalizza sulle Sue sofferenze spirituali. La più grande sofferenza per Lui, fu che in quel giorno, portò su di Sé i peccati di noi uomini, e la nostra condanna. L'Unico innocente e giusto, il Figlio unigenito di Dio, fu fatto peccato per noi, e dovette essere abbandonato dal Padre sulla croce a causa dei nostri peccati. Le tenebre coprirono la terra per tre ore e in quell'impenetrabile oscurità ebbe luogo il piano della redenzione che Dio il Padre e Dio il Figlio avevano prestabilito. Questo è l'obiettivo di profezie bibliche come quelle di Isaia 53, scritta otto secoli prima di Cristo. Ma un film come questo, incentrato sulle sofferenze fisiche di Gesù, perde interamente il significato della Sua opera.
Se desideri conoscere la storia di Gesù, e ciò che Lui ha fatto sulla croce per amore di te, per salvarti, e ancor più, se desideri conoscere Gesù personalmente nella tua vita, leggi il Vangelo.

 

2. Riflessioni sulla "Passione"

Mentre in diverse nazioni continuano le vive controversie suscitate dal film La Passione di Cristo di Mel Gibson, alcune persone si interrogano chiedendosi, "Cristo è morto per me?"Quando valutiamo l'importanza di questa domanda così personale, dobbiamo mettere da parte tutti i meriti e i demeriti del film di Gibson. La morte di Cristo è lì davanti a noi, che qualcuno ne abbia fatto un film oppure no. E ognuno deve sapere come essa si applica a ciascuno di noi a livello personale.

Gesù è morto per te? Era l'atto necessario per pagare per la giusta condanna dei peccati degli uomini e specificamente per i tuoi? Gesù Cristo era consapevole di te quando Egli ha compiuto il Suo sacrificio ed è risorto?

Il discepolo Paolo, del primo secolo cristiano, pone questa importante domanda nella sua lettera ai Romani. Le sue parole possono aiutare te e quelli che ami.

La sua risposta:

Cristo morì per quelli che non hanno forza

"Mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi." (Romani 5:6)

L'idea che il Cristianesimo sia per la gente che possiede una innata forza morale viene negata. Paolo afferma categoricamente che Cristo morì per quelli che non hanno l'abilità di andare a Dio con le proprie forze, cioè, per le persone che non riescono a essere e a fare tutto ciò che Dio richiede. E' interessante notare come il fatto di sapere di essere spiritualmente "non in grado", non è un'impedimento ad avere la nuova vita in Cristo - anzi, è il tuo lasciapassare. Cristo è morto proprio per le persone che come te riconoscono la loro condizione, che è quella di tutti gli altri uomini, senza eccezioni.


Cristo morì per quelli che peccano

"Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire. Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi." (Romani 5:7-8)

Sebbene il peccato sia ciò che fa meritare a ciascuna persona l'inferno, è solo per quelli che riconoscono di essere peccatori che la morte di Cristo ha significato ed effetto. Il peccato non è solo un male per l'anima - esso è la causa della separazione eterna da Dio. Quanto spesso pecchi? Consideralo moltiplicato per migliaia di volte prima di morire. Ti chiedi perché? Perché come ogni essere umano, sei corrotto nella tua stessa natura. E' per tali persone che Cristo è venuto a morire.


Cristo morì per quelli che sono Suoi nemici

"Se infatti, mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo. . ." (Romani 5:10)

Chi uccise Gesù? Gli Ebrei? I Romani? Dio? Si, ognuno ha avuto la sua parte per qualche motivo. Eppure, al di là di tutto ciò che è stato detto dalla gente, fu la nostra ribellione che causò la morte sulla croce. Il nostro egoismo è palese. Abbiamo vissuto indipendenti, non volendo il controllo di Dio sulle nostre vite. La Bibbia la chiama inimicizia. Ma Cristo è morto per persone del genere.


Ti riconosci come uno di quelli per cui Cristo è morto?

A Dallas, in Texas, esiste un'istituzione che ha servito la comunità per anni. Oggi si chiama "La casa dei bambini di Buckner". In passato si chiamava semplicente Orfanotrofio Buckner. "Papà Buckner" era il fondatore di questa grande opera.

Una bambina sopravvissuta a un incendio nel quale era morta la sua famiglia, arrivò terrorizzata in questo orfanotrofio. Metà del suo viso era stato rovinato dalle fiamme ed era coperto di cicatrici. Quando arrivò, disse a Buckner: "Dovrai essere la mia mamma e il mio papà".

Quando Buckner un giorno entrò nell'orfanotrofio, trovò quella bambina in un angolo, che piangeva. Ebbe il buon senso di far allontanare gli altri bambini per parlare con lei da solo. Le chiese: "Che problema c'è, piccola?"

"Oh papà Buckner", gridò lei, "so che sono brutta e nessuno mi ama. Ma mi daresti un bacio sul lato buono e mi diresti che mi vuoi bene?"

Papà Buckner racchiuse il viso della bimba tra le sue mani e, cominciando dalla parte con le cicatrici, la baciò e ribaciò, ripetendole con amore, "Io ti amo, io ti amo, io ti amo, io ti amo".

La croce è il modo di Dio per dire a quelli che sono nemici peccatori e senza speranza, che Egli ci ama.

"Non sono venuto per i sani", disse un giorno Cristo, "ma per i malati". Egli non stava dicendo che alcune persone non hanno bisogno di Lui, ma piuttosto Egli stava dicendo che ci sono alcuni che vedono se stessi come se non avessero bisogno di niente da Cristo. Per tali persone la croce di Cristo non può servire né avere alcun effetto.

E' emblematico che ci fosse un ladro crocifisso sulla croce accanto a Gesù. Due, in realtà - uno si ritenne pienamente autosufficiente fino alla fine, mentre l'altro riconobbe pienamente la sua deplorevole inimicizia verso Dio.

"Ricordati di me", implorò. Gesù Cristo lo fece. Egli morì per lui - e per tutti quelli che fanno come quel ladro.

 

 
 
   
 
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