La Città del Vaticano a Roma è uno stato autonomo diretto dal Pontefice e riconosciuto ufficialmente con i Patti Lateranensi del 1929 d.C. dalla Repubblica Italiana.
Lo
Stato del Vaticano si colloca sulla riva destra del fiume
Tevere, intorno alla Basilica di San Pietro, sui luoghi dell'antico "Ager
Vaticanus", dove, nel primo periodo della Roma imperiale, fra i molti
cristiani che subirono il martirio, sembra ci fosse anche lo stesso San
Pietro. Per ordine di Mussolini, intorno al 1936 d.C., l'assetto urbanistico
del quartiere antistante il colonnato del Bernini fu radicalmente cambiato,
e, per far posto a Via della Conciliazione, furono abbattuti parte degli
antichi borghi. La strada, che ovviamente stravolge il significato del
Colonnato ed il rapporto che l'opera aveva con il resto dell'Urbe, fu
soprattutto segno tangibile della volontà di ricomporre definitivamente il
dissidio fra lo Stato Italiano e la Chiesa unendo idealmente la Basilica del
Vaticano con i palazzi del Quirinale e del Campidoglio al centro di Roma.
Secondo la tradizione la Basilica di San Pietro sorge sulla tomba dell'apostolo Pietro, crocifisso e giustiziato intorno al 60 d.C., sul luogo che il pontefice Anacleto volle segnare con la costruzione di un "trofeo".
Fu
solamente con l'impero di Costantino e il riconoscimento della religione
cristiana come culto ufficiale dell'impero romano che si gettarono le
fondamenta della basilica paleocristiana di San Pietro. I lavori, avviati
nel 315 d.C., giunsero a compimento circa undici anni più tardi, quando papa
Silvestro II consacrò la chiesa con una cerimonia solenne. Dopo più di un
millennio di storia l'edificio, nel quale erano anche ospitati alcuni
affreschi di Giotto, era ormai in una condizione di pesante degrado quando
Papa Nicola V ne decise un radicale restauro affidato a Leon Battista
Alberti e a Bernardo Rossellino. Dopo la morte del Pontefice, tuttavia, Papa
Giulio II decise di interrompere i lavori varando il progetto per la
costruzione di una nuova cattedrale. Baldacchino del Bernini Urbano VIII incarica il Bernini di realizzare il Baldacchino di San Pietro per l'altare maggiore della Basilica all'età di soli 25 anni.
In quel periodo la fama
dell'artista è grande, tuttavia il compito che gli si prospetta, mostra
aspetti di innegabile difficoltà a partire dalle dimensioni stimate per
l'opera per finire alla posizione centrale che essa dovrà occupare
all'interno della Basilica di San Pietro. La progettazione e l'esecuzione
dell'opera richiedono circa dieci anni, ma il risultato è un complesso
architettonico, ed al tempo stesso scultoreo, che proietta Bernini, e l'arte
tutta, verso il modo di concepire ed interagire con lo spazio proprio del
barocco. La pietà di Michelangelo Nel 1498 d.C. Michelangelo, a soli 22 anni, stipula un contratto, garantito da Jacopo Galli, con il cardinale francese di San Dionigi, per la realizzazione, entro un anno, di una Pietà di marmo destinata ad essere esposta nella Basilica di San Pietro.
La
Pietà di Michelagelo nasce su un blocco di marmo scelto personalmente nelle
cave di Carrara, dove l'artista rappresenta le figure isolate della Vergine
Maria che tiene in grembo il corpo di Cristo appena deposto dalla croce,
secondo un'iconografia che, in quel periodo, aveva trovato largo consenso al
di là delle Alpi. Alta 1.74cm, la Pietà di Michelangelo presenta
forti particolari anatomici e nelle finiture dei panneggi, con effetti di
traslucido accentuati dal modo in cui la luce sembra carezzare le superfici
marmoree. Una delle cose che maggiormente sorprende nella scultura è
l'aspetto estremamente giovanile che l'artista volle dare al volto della
Vergine Maria; questa scelta, vivamente criticata dai contemporanei, trova
giustificazione nel carattere astratto della composizione. Nelle intenzioni
dello scultore, la Madonna rappresenta probabilmente l'intera umanità e come
tale, usando le parole della "Divina Commedia" di Dante, ella è "Vergine
Madre, figlia di tuo figlio". Dalla figura del Cristo sono assenti i segni
della Passione, Michelangelo, infatti, non persegue la rappresentazione
oggettiva della morte ma manifesta la propria visione religiosa nel volto
abbandonato e tuttavia sereno del Figlio a testimonianza della comunione fra
uomo e Dio sancita con il sacrificio del Salvatore.
I musei Vaticani Il nucleo originario delle opere dei Musei Vaticani è formato dalla raccolta di sculture che furono esposte nel "Cortile delle Statue", oggi chiamato Cortile Ottagono, per volontà di Giulio II Papa dal 1503 al 1513 d.C.
Clemente
XIV e Pio VI allestirono le prime raccolte dei Musei e delle Gallerie
Pontificie, mentre Pio VII arricchì la Raccolta Epigrafica e ampliò le sale
dedicate alle Antichità Classiche, aggiungendovi il Museo Chiaramonti con le
sale del Corridoio, della galleria Lapidaria e del Braccio Nuovo dove sono
ospitate una serie di statue, busti, sarcofagi e rilievi con oltre 5000
iscrizioni pagane e cristiane, ed alcune delle opere più note dell'antichita
come la statua di "Augusto di Prima Porta", la colossale statua del Nilo ed
il Doriforo.
La Cappella Sistina, voluta da Papa Sisto IV della Rovere, da cui prende il nome, fu costruita da Giovannino de'Dolci tra il 1475 ed il 1481 d.C. La decorazione quattrocentesca delle pareti, realizzata da uno straordinario gruppo di pittori composto dal Perugino, il Botticelli, il Signorelli ed il Ghirlandaio, comprende i finti tendaggi, le "Storie di Mosè e di Cristo" ed i ritratti dei Pontefici mentre Pier Matteo d'Amelia dipinse per l'inaugurazione sulla volta un cielo stellato.L'esecuzione degli affreschi, almeno per quella che fu la composizione iniziale, fu portata a termine nel 1482 d.C. quando furono eseguite anche le opere in marmo relative alla transenna, alla cantoria, e allo stemma pontificio posto sopra la porta d'ingresso. La cappella fu consacrata al culto dell'Assunta il 15 agosto del 1483 d.C. dal Pontefice Sisto IV ma già il nipote, Papa Giulio II della Rovere, appena 25 anni più tardi decise di modificare le decorazioni affidando l'incarico a Michelangelo Buonarroti.Il contratto sottoscritto l'8 maggio del 1508 d.C. prevedeva la realizzazione delle figure dei dodici apostoli nei pennacchi della volta circondati da motivi ornamentali, ma ben presto il Pontefice si vide costretto a cedere alle richieste dell'artista che rivendicava una maggiore libertà compositiva.Michelangelo dipinse nove episodi tratti dal libro della Genesi organizzati all'interno di un architettura fittizia in gruppi tematici di tre:
A completamento del tessuto pittorico della Cappella Sistina, Michelangelo rappresentò lungo i lati della volta figure di sibille e profeti seduti in trono, nelle vele, quelle che presumibilmente devono ritenersi gli antenati di Cristo, e nei quattro pennacchi angolari, alcuni episodi della salvazione del popolo d'Israele.Il capolavoro di Michelangelo fu concluso nel 1512 d.C., ed il 1° novembre Giulio II inaugurò nuovamente la Cappella Sistina con una messa solenne.Verso la fine del 1533 d.C. Clemente VII De'Medici incaricò Michelangelo di modificare ulteriormente la decorazione della Sistina dipingendo sulla parete d'altare, al posto di alcuni affreschi del Perugino, il Giudizio Universale. Nella seconda metà del Cinquecento vennero restaurati gli affreschi della parete d'ingresso gravemente danneggiati dal crollo della porta avvenuto nel 1522 d.C: Hendrik van den Broeck ridipinse la "Resurrezione Di Cristo", mentre Matteo da Lecce la "Disputa sul corpo di Mosè". Gli affreschi della Cappella Sistina hanno subito un completo restauro tra il 1979 ed il 1999 d.C. recuperando lo splendore dei colori e l'integrità del tessuto pittorico originale. La Pinacoteca Vaticana, fondata nel 1799 d.C. da Pio VI, trova attualmente sistemazione nella struttura progettata dall'architetto Luca Beltrami per volontà di Papa Pio XI. Al primo nucleo di 118 opere, inizialmente ospiato presso l'ottocentesco Giardino Quadrato, negli anni sono state aggiunte varie opere fino a costituire una collezione di ben 460 dipinti, organizzati nelle sale della Pinacoteca Vaticana secondo periodo cronologico e scuole di stile. Il Museo Gregoriano Egizio, fondato da Papa Gregorio XVI nel 1839 d.C., fu organizzato secondo le indicazioni dell'egittologo italiano, padre L.M.Ungarelli. Le opere sono ospitate all'interno del palazzo di Innocenzo VIII nelle sale affrescate da artisti come il Barocci e lo Zuccari e con la famosa terrazza del "Nicchione della Pigna". I reperti dell'antico Egitto sono stati raccolti sia presso la villa Adriana di Tivoli e le altre costruzioni della Roma imperiale sia direttamente in Mesopotamia, Siria e Palestina. Di grande interesse sono le statue del sacerdote Udja-Hor-res-ne, con iscrizioni che sembrano riferirsi alla conquista dell'Egitto da parte di Cambise nel 525 a.C., quelle della Regina Tuia, madre di Ramses II, databile intorno all'inizio del XIII secolo a.C., del re Tolomeo Filadelfo e di Arsinoe II. Le stanze di Raffaello: gli affreschi degli appartamenti vaticani Nell'appartamento situato al secondo piano del Palazzo Pontificio scelto da Giulio II della Rovere come propria residenza e poi utilizzato anche dai Papi successivi, Raffaello affrescò quattro ambienti da allora in poi noti come le "Stanze di Raffaello".
La prima sala che si
incontra durante la visita, è chiamata "Sala di Costantino" dal nome
dell'Imperatore che riconobbe il Cattolicesimo come religione ufficiale
dello stato romano. Piazza San Pietro fu realizzata tra il 1656 e il 1667, su incarico di Alessandro VII Chigi, da Gian Lorenzo Bernini. L'architetto diede vita ad una delle sue più belle scenografie, creando lo slargo trapezoidale che partendo dalla facciata si allarga nei due bracci semicircolari del colonnato, a disegnare un'ellisse di 240 metri di larghezza Al centro della Piazza svetta l'obelisco vaticano portato a Roma da Caligola, per decorare la spina del Circo di Nerone, dove San Pietro fu ucciso: anticamente sulla destra dell'attuale Basilica.Fu Sisto IV a far spostare l'obelisco dalla sua sede originale. Per il trasporto, del quale si occupò Domenico Fontana, furono necessari 4 mesi e l'impiego di numerose macchine e uomini. In quest'occasione fu emessa una legge che proibiva di fare qualsiasi rumore prevedendo durissime pene per i trasgressori.Le due ali del colonnato, le braccia della chiesa che avanzano ad accogliere ed accompagnare i fedeli di tutto il mondo verso il centro della cristianità, sono formate da 284 colonne e sormontate da 140 statue.Il palazzo apostolico, residenza del Pontefice, sovrasta il braccio destro del colonnato e le prime tre finestre dell'ultimo piano corrispondono all'appartamento privato; dalla finestra centrale, quella dello studio, il Papa, la domenica, impartisce la benedizione dell'Angelus.Sul fianco destro della basilica è visibile il tetto e parte della Cappella Sistina, dove si svolge il Conclave e solo in quest'occasione viene collocata la ciminiera per la famosa fumata. Alla Cappella Sistina si accede dai Musei Vaticani. La cupola, ultima grande opera di Michelangelo, ha un diametro di circa 43 metri ed è impostata su quattro arcate che poggiano su quattro piloni di 71 metri di perimetro. Quando l'artista morì era già stato alzato il tamburo sul quale si aprono 16 finestre. Fu Giacomo della Porta a portare a termine il lavoro con la costruzione della calotta, alzandola di circa 10 metri rispetto al progetto di Michelangelo e facendole perdere la forma rotondeggiante prevista dal progetto originale. L'altezza da terra è di oltre 136 metri. Successivamente furono realizzati i mosaici su cartoni del Cavalier D'Arpino |
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